Ecomuseo Labiri
Ultimo aggiornamento: 22 aprile 2024, 10:08
La brillante idea degli Ecomuseo sembra essere costruita su misura per l’antico borgo di Oliveri. La sua struttura, la posizione geografica e le bellezze ambientali in cui è immerso, sono la cornice perfetta che consente ai viaggiatori di rallentare e godere delle bellezze offerte, in equilibrio con i luoghi. Oliveri è uno dei pochi paesi della costa tirrenica a non essere attraversato da una strada statale o provinciale. Non ci si arriva per caso. Si sceglie di venirci.
Di fronte la nostra spiaggia si staglia l’incantevole vista delle Isole Eolie. Il paese sorge ai piedi del promontorio di Tindari, su cui è costruito il santuario della Madonna Nera. Percorrendo un vecchio sentiero che si arrampica sulla montagna, si riesce a raggiungere il santuario. Un percorso incantevole, molto frequentato dagli amanti del trekking, in grado di offrire uno scorcio suggestivo che riconcilia con la natura. Questo antico borgo è totalmente pianeggiante e raccolto in pochi chilometri quadrati. I visitatori possono parcheggiare l’auto e visitarlo agevolmente, spostandosi in bici o a piedi. E’ ideale per sviluppare quel turismo lento, così apprezzato da un crescente numero di turisti. Oliveri è l’unico accesso via terra alla Riserva Naturale di Marinello. Per andarci occorre passare per il Paese. Questo privilegio accresce il numero di visitatori, che puntano alla riserva mentre si innamorano dei nostri luoghi.
Oliveri ha lunga storia, cultura e tradizioni, scritte da uomini e donne che sono stati contadini e pescatori. Ancora oggi sono visibili i simboli di queste antiche tradizioni. Su una rupe si conserva in perfetto stato uno splendido castello arabo-normanno, in una piana ubertosa con una ricca flora di piante sempreverdi. Mentre, quasi sulla battigia, con le Isole Eolie sullo sfondo, si trova una delle più grandi antiche Tonnare della Sicilia.
Palischermo e ancore
La pesca del tonno sono le radici di Oliveri. Il simbolo millenario di una cultura ancora rintracciabile in canti, detti e preghiere.
Via Del Mare
Il rais
L’opera rappresenta un pesce che cerca di sfuggire alle fitte maglie della rete, usate per la mattanza al tonno rosso, realizzata in rete metallica che la rende trasparente e ben integrata con l’ambiente circostante e soprattutto viva a causa del continuo mutare della luce, che riflettendo sulla rete la illumina durante la giornata.
Progetto Residenze d’arte finanziato dall’assessorato Beni culturali e Identità siciliana della Regione Sicilia.
Artista M. Paganini
Paesaggista G. Bonasera
Via Del Mare
Il tonnaroto
Un'opera realizzata in ferro battuto, secondo un antico metodo, oggi scomparso. Rappresenta l’attimo in cui il pescatore arpiona il tonno, durante la mattanza.
Progetto Ferru e Firrari
Fabbri d’arte
Corso Cristoforo Colombo
Scirocco
Un murale ritrae Girolamo, un anziano e vivente pescatore di Oliveri.
Progetto Residenze d’arte finanziato dall’assessorato Beni culturali e Identità siciliana della Regione Sicilia.
Via Del Mare
Merletto
Un palazzo di tre piani trasformato in un gigantesco merletto siciliano. L’opera nasce dall’incontro con la signora Maria, famosa per i suoi ricami.
Progetto Residenze d’arte finanziato dall’assessorato Beni culturali e Identità siciliana della Regione Sicilia.
Artista NeSpoon
Via Bellini , ang. Via Musco
Museo della civiltà contadina
Iniziativa di due imprenditori che hanno deciso di donare al paese e ai turisti, attrezzi, fotografie storiche e macchinari legati all’attività agricola di Oliveri. Il museo è all’aperto. Gli spazi sono stati realizzati utilizzando pietre arenarie e antichi canali di terracotta.
Via Francesco Gaglio
Sogno di donna villa
Un enorme murale che rievoca la leggenda di Donna Villa, una megera vissuta in epoca antica, che attirava i pescatori del luogo in una grotta, per divorarli.
Autori Andrea Sposari e Nessunettuno
Via Baden Powell
La casa forca
Secondo alcune fonti questo arco rappresenta i resti dell'edificio, in cui venivano eseguite le pene capitali, mentre secondo altre si tratta dell'ingresso di un antico mercato.
Via Gaspare Amodeo
Oliveri
Una scritta lunga 10 metri e alta 170 cm che accoglie i visitatori. Le lettere sono decorate a mano da un artista siciliano. Su ognuna è rappresentata un pezzo della storia di Oliveri.
Artista Amedeo Forlin
Ingresso del paese
Muro dell'identità
Quadri in piastrelle di ceramica siciliana, decorate a mano. Ognuno di essi rappresenta un momento di vita reale di Oliveri.
Artisti Locali
Via Ruggero Settimo
Il pozzo
Un antico pozzo ricostruito come in origine.
Autore Melino Bisignano
Parco Urbano, Corso Cristoforo Colombo
Vecchio gelso
Un imponente e antico o degli antichi Gelso, probabilmente quello citato da Tomasi di Lampedusa ne “Il Gattopardo”.
Via Stazione
Fico d'india
Una struttura 240 per 175 cm, realizzata in ceramica siciliana decorata a mano. I fichi d’india sono uno dei frutti simbolo di Oliveri.
Artista Amedeo Forlin
Via Gaspare Amodeo
Arancia rossa di "Santu Petru"
E’ nel microclima unico di Oliveri, che si produce un’arancia pigmentata rossa dalle straordinarie caratteristiche organolettiche.
Colline circostanti
Vecchio mulino
Il Mulino risale al 1700 e si trova in prossimità del torrente Elicona. Rimasto in funzione fino al 1960 è visibile dai passanti.
Il rudere si trova all’ingresso del paese.
Proprietà privata
Castello
Castello di epoca arabo-normanna, luogo di residenza dei principi Bonaccorsi. Gli antichi coloni di Oliveri hanno ancora oggi un profondo legame e riverenza verso questo luogo. Il Castello è intatto e conserva al suo interno vecchi arredi e testi storici.
Via Nazionale
Proprietà privata
La casamatta
Attraverso una intensa attività di ricerca, è stata recuperata da alcuni volontari. Rappresenta un luogo storico in cui si sono verificati eventi significativi durante la seconda guerra mondiale.
Via Del Mare
Aiuola salva api
E’ un’ area salva api, nella quale sono state piantate specie arboree mellifere e sono state posizionate delle arnie. Veri e propri ambienti protetti, che favoriscono la vita delle api e dove possono produrre miele, che sarà utilizzato per realizzare un evento Etno-eno-gastronomico che si ripete annualmente (“il miele abbraccia il formaggio”).
Parco Urbano, Corso Cristoforo Colombo.
Oliveri
Realizzato nel 2019 da un artista friulano , l’opera raffigura uno scorcio di Oliveri, con sullo sfondo il Santuario di Tindari.
Autore Giovanni Toniatti Giacometti
Via Fiume
La famosa invasione degli orsi
Realizzato a sei mani, l’opera è un omaggio al celeberrimo romanzo illustrato di Dino Buzzati, in cui si narra di una leggendaria invasione di orsi, che decisero di scendere dalle montagne in cerca di provviste nel Granducato di Sicilia, allora retto da Re Leonzio.
Artisti Poki, Tilla e Collettivo FX
Via Baden Powell
Peppino e felicia impastato
Ovunque ormai si possono vedere immagini di Peppino. Ma senza Mamma Felicia, la storia di Peppino Impastato non si sarebbe mai trasformata nel simbolo di quella Sicilia che vuole cambiare. Il nostro quadro rappresenta Peppino sullo sfondo e Felicia che lo cerca, da dietro una finestra, e si trova all’interno di uno spazio verde curato da cittadine volontarie.
Artista Fabio Modica
Via Fiume
Octopus (2021)
Il pannello è stato realizzato durante il corso di ceramica, ad Agosto del 2021, e raffigura il tentacolo di un polpo. Il pannello composto da 16 piastrelle è stato realizzato con la tecnica della foggiatura a lastre.
Artiste Prof.Ssa Silvana Lunetta, con le sue collaboratrici Katia Dauccio, Mimma Occhino e Margherita Alioto.
Corso Cristoforo Colombo
I musicanti
L'installazione, è in acciaio INOX lavorato a mano, attraverso un'antica tecnica, oggi conosciuta da pochi custodi di questa straordinaria arte.
Fabbro Vincenzo Materia
Via Roma
Trino
Tre Teste che rappresentano Poseidone, Medusa e Perseo, e le loro storie. Un intreccio di Passione, invidia, ira, audacia. Sentimenti da cui nascono divisioni e conflitti, e che percuotono i cuori dei viandanti della vita.
Artista Nazareno Fichera.
Via Roma
Il pupo
Questa opera d'arte è un invito alla riflessione riguardo i vantaggi e le insidie dei nostri tempi. Il maestro fabbro ha utilizzato una tecnica antica, e l’installazione è intarsiata interamente a mano. Progetto "I pupi tra storia e modernità", finanziato dall'Assessorato regionale ai Beni Culturali e all'Identità Siciliana.
Fabbro Vincenzo Materia
Piazza Roma, ang. Via Bellini
I figli del sole (2022)
Volti di donne e uomini di Oliveri, celano dei pannelli fotovoltaici che producono energia. Ogni pannello è una storia, ogni storia lancia un messaggio di speranza. Si tratta di un progetto finanziato dall'Ue.
Fotografi Stefano Iarrera e Alessio Magazzù
Corso Cristoforo Colombo
Museo anfibio "pietre e parole" Nino Sottile
Otto opere poste al centro della piazza si aggiungono a quattro, che è possibile visitare nella baia di Marinello, a due metri di profondità. Sono tutte scolpite in pietra e fanno parte della collezione privata che la famiglia di un artista locale ha voluto condividere con la nostra comunità. Le 12 creazioni d'arte, rappresentano lo spirito irrequieto dello scultore e la sua visione della figura umana, a volte legata alla tradizione, altre incline alla provocazione.
Progetto finanziato con fondi della Presidenza della Regione Siciliana, della democrazia Partecipata e donazioni di privati cittadini.
Artista Nino Sottile
Corso Cristoforo Colombo
Il muro della sicilianità
E' un progetto di democrazia partecipata, che consiste in quadri di ceramica decorati a mano. Proverbi siciliani, sono legati a figure di siciliani contemporanei.
Artista Amedeo Forlin
Corso Cristoforo Colombo
L'albero
Rappresenta la capacità degli uomini di rigenerarsi, nonostante tutto. E' un'installazione in acciaio inox, con foglie in ceramica decorate a mano, posizionato in un vaso di Santo Stefano di Camastra.
Artista Vincenzo Materia
Via Roma
Tonno di Linus
La sagoma di un tonno in ferro, plasmato da un fabbro con l'ausilio di un gruppo di volontari, innamorati del proprio paese. L'installazione ha dato la possibilità di recuperare un vecchio muretto fatiscente, che oggi rappresenta la cresta dell'onda su cui il tonno nuota. L'opera sarà completata nel giro di qualche settimana.
Artisti fabbri Nunziato Bertino, Melino Bisignano, Saro Iarrera, Mariano Gullo
Corso Cristoforo Colombo
I dioscuri
Installazione in acciaio inox e corten con invecchiamento pilotato,mescola il sacro al profano: il culto dei Dioscuri, Castore e Polluce, infatti, è molto probabile che esistesse a Tindari.
Il nome stesso della città deriverebbe, infatti, da Tindaridi, appellativo con cui erano anche conosciuti i Dioscuri. In effetti, una loro rappresentazione in un mosaico in bianco e nero è stata rinvenuta in una stanza all’interno di un edificio termale di Tindari, e in molte monete.
I Dioscuri erano considerati protettori delle persone che si trovavano in pericolo, venivano invocati in battaglia o durante una forte tempesta ed erano particolarmente venerati dai marinai.
Dal punto di vista simbolico, grazie alla doppia origine dei Dioscuri si ha modo di riflettere sulla duplice componente che forma l’essere umano. Il corpo e l’anima, la parte deperibile e quella eterna. Entrambi in lotta tra loro da sempre, l’una è la parte tangibile della vita quotidiana, ma l’altra è espressione della parte più intima di ognuno di noi. Nessuno dei due può esistere senza l’altro.
Maestro fabbro Pelleriti, coadiuvato dal maestro fabbro Tramontana.